Pedali e altre storie

Ciclo di serate “Pedali e altre storie”, dedicato ai viaggi in bicicletta e al cicloturismo, organizzato dalla FIAB Belluno APS che si svolgeranno in Sala Bianchi alle ore 20:45.

Si parte il 07 febbraio con Alberto Pavan in "Ciclonugae - Cinque itinerari di viaggio in Friuli: cicloviaggiatore e scrittore, accompagnerà il pubblico in un viaggio insolito attraverso il Friuli.
Una serata fatta di parole, racconti, immagini e musica. Un parallelo tra il rumore delle ruote della bici che rotolano su una strada bianca e i racconti di paesaggi che sono cambiati nel lento scorrere del tempo. Siamo in Friuli, nel basso Friuli, dove non ci sono grandi salite e usare la bicicletta è una cosa normale. Già da piccolo qualcuno ti fa salire in sella e non sempre è una bella sensazione. Si ha paura di cadere, bisogna cercare l’equilibrio restando appoggiati agli unici due punti di contatto con la terra. La voglia di scendere è tanta ma chi ti ha messo in sella insiste e così si impara. La bicicletta si trasforma e diventa una compagna con cui condividere gli spostamenti giornalieri, la scoperta di nuovi panorami ma anche i momenti in cui si pedala per non farsi prendere dalla noia. Crescendo poi con gli studi si capisce che i panorami sono lì da lungo tempo, sono stati visti prima di noi da scrittori e poeti e allora si torna e si ritorna per riguardarli con occhi diversi e ogni volta si scopre qualcosa di più. A volte non sono cambiati, a volte si vedono le trasformazioni volute dalla natura o dalla mano dell’uomo. Alberto racconta 9 percorsi raccolti in due volumi in un continuo confronto tra i giorni passati e i giorni nostri con gli occhi di Pasolini, Nievo e altri autori che prima di lui li hanno percorsi. Sono un dedalo di strade che possono essere fatte a piedi, in bici, anche in macchina. Percorsi brevi che possono essere smontati e rimontati a piacimento in base alle proprie forze o al punto dal quale si vuole partire. Non sono guide turistiche ma proposte di piccoli viaggi tra le pagine del Friuli. Il viaggio riesce se si abbandona la dimensione quotidiana del vedere per quella dell’osservare, bisognosa di andirivieni e di pause.

Si prosegue con il 28 febbraio con Eros Fagro in "Umbria Tour".