Il percorso alla scoperta dei tesori d’arte della Sinistra Piave comincia dalla chiesa di Santa Maria Assunta a Lentiai, propaggine più settentrionale della diocesi di Vittorio Veneto.Varcato l’ingresso alza lo sguardo versol’alto dove scorgerai immediatamente il monumentale soffitto ligneo a lacunari completato con l’intervento pittorico di Cesare Vecellio che realizza anche altre opere presenti nella chiesa. Le venti tavole raffigurano le scene della vita della Vergine ispirate ai Vangeli e agli Apocrifi. Anche la cornice fissa è completamente dipinta, organizzata in 48 metope decorate con scene tratte dall’Antico Testamento e dipinte a monocromo per simulare i rilievi in bronzo.
Procedendo verso la parete di fondo dell’abside potrai invece osservare il grande polittico realizzato da Tiziano Vecellio e dalla sua bottega. Il celebre artista organizza il lavoro dei suoi collaboratori e interviene personalmente dipingendo il suo santo eponimo, San Tiziano.
Sugli altari del Santissimo e di San Giovanni Battista potrai invece osservare le tele di Palma il Giovane con il Battesimo di Cristo e la Crocifissione concepiti nell’ottica della Controriforma.
Spostati poi nella piccola frazione di Cesana per ammirare il ciclo di affreschi conservato nella chiesa di San Bernardo. Con un’estensione di circa 54 mq rappresenta un unicum nella provincia di Belluno.
Prosegui poi verso la frazione di Villapiana per visitare la chiesa di San Bartolomeo caratterizzata dalla decorazione ad affresco raffigurante l’Ultima Cena, con la particolare presenza dei gamberi, e un inconsueto San Bartolomeo Apostolo.
La chiesa di San Giacomo a Colderù è la tappa successiva. Con il suo ciclo di affreschi strutturato in 3 registri, di cui quello centrale attribuito ai fratelli Giovanni e Marco da Mel, è un vero gioiello artistico.
Procedi quindi verso la frazione di Bardies a Mel per visitare la chiesa di Sant’Antonio Abate. Le pareti dell’aula unica quadrangolare del piccolo edificio religioso sono impreziosite da un ciclo pittorico realizzato in diverse fasi dal Trecento agli anni Settanta del Cinquecento. Tra gli artisti che lavorano alla decorazione incontriamo i fratelli Giovanni e Marco da Mel e Cesare Vecellio che realizzano i riquadri con la narrazione delle storie del santo titolare della chiesa.
Sempre a Mel visita poi la chiesa di Santa Maria Annunziata. La grande struttura architettonica di gusto neoclassico, con la sua possente facciata timpanata, è un vero e proprio scrigno di opere d’arte. Tra le tante testimonianze artistiche che potrai osservare al suo interno troviamo il sarcofago in pietra e la lapide di epoca romana, la tela con la Predicazione di San Giovanni Battista attribuita a Cesare Vecellio, la Madonna con il Bambino in trono e i Santi Rocco e Sebastiano e la Sacra Famiglia dipinta da Luigi Cima. Ad attirare però immediatamente la tua attenzione, varcato l’ingresso, sarà il soffitto a botte decorato a stucchi che ospita il ciclo di affreschi di Giovanni De Min, all’epoca settantanovenne. La decorazione della volta dell’abside viene invece affidata nel 1947 a Lino Dinetto.
Nella frazione di Follo soffermati nella chiesa di San Gottardo e Santa Maria Maddalena dove potrai osservare il ciclo di affreschi che occupa l’intera parete sinistra della luminosa aula unica. Organizzato su un unico registro scandito in tre parti, è assegnato al pittore noto come “Maestro di Fol”.
Raggiungi poi la frazione di Pialdier a Trichiana per visitare la chiesa di Santa Barbara. Qui, nella piccola cappella che si apre sulla parete di destra, incontrerai una vera perla di storia e arte. In precedenza presbiterio nella chiesa più antica, questo spazio è impreziosito dagli affreschi realizzati da Paris Bordon che decorano le pareti.
Proseguendo verso Limana fermati nella chiesa di Santa Barbara nella frazione di Pieve di Limana. Qui, tra le diverse opere, è presente anche una statua lignea policroma dell’Immacolata attribuita ad Andrea Brustolon.
Risalendo la strada che porta sopra all’abitato di Giaon, fermati alla chiesa della Madonna di Parè, posta in posizione panoramica al termine del sentiero con la Via Crucis. Sono questi i luoghi che hanno ispirato i Miracoli di Valmorel di Dino Buzzati. All’interno dell’edificio ti colpiranno le tracce di affresco sulle pareti e il grande dipinto a tempera che copre interamente il soffitto dell’aula realizzato nel 1845 dal pittore bellunese Girolamo Moech.
Spostandoti nel comune di Belluno fermati nella chiesa di Santa Maria Assunta a Castion dove, tra le diverse opere, è conservata la bella pala d’altare firmata da Cesare Vecellio che reinterpreta con disinvoltura l’Assunta tizianesca dei Frari e concludi il percorso nella piccola chiesa di San Mamante nella frazione di Caleipo. In passato questo piccolo edificio religioso era un vero e proprio santuario frequentato da numerosi fedeli. In particolare la leggenda vuole che nei pressi del luogo di culto ci fosse una sorgente a cui veniva attribuita la proprietà di stimolare il latte delle madri e di curare infermi e febbricitanti. All’interno gli ambienti sono impreziositi dagli affreschi che decorano il presbiterio e la cupola e dalle tele dipinte dal Frigimelica.