L’itinerario alla scoperta dei tesori d’arte delle chiese del feltrino è ampio e articolato. Gli edifici religiosi presenti nella città di Feltre e nel territorio limitrofo sono numerosi e ricchi di interesse. Per apprezzarne la bellezza con la giusta calma, ti consigliamo di suddividere il percorso in due diverse giornate.
Inizia il tuo itinerario dalla città di Feltre visitando la Cattedrale di San Pietro. L’edificio che vedi ora è frutto della ricostruzione avvenuta dopo l’invasione di Massimiliano d’Asburgo nel 1510, che ha lasciato indenni solo la cripta e l’abside gotica, e di interventi nei secoli successivi che portano le firme, tra gli altri, di Giuseppe Segusini e Alberto Alpago Novello.
Entrando nella cattedrale potrai osservarne la struttura suddivisa in 3 navate voltate, con 5 ingressi e 10 altari laterali. L’abside è sopraelevata, anche per la presenza della cripta sottostante e affiancata da 2 profonde cappelle. La controfacciata è in gran parte occupata dall’imponente palco di cantoria con l’organo del Callido.
Le opere conservate all’interno sono numerose e raccontano la storia dei diversi momenti della lunga vita dell’edificio. Solo per citarne alcune: dalle tele di Pietro Marascalchi, alla statua lignea del Redentore di Francesco Terilli. Dal San Girolamo attribuito a Domenico Tintoretto al grande crocifisso in legno sull’arco trionfale, forse assegnabile al maestro intagliatore Vittore Scienza e dipinto da Lorenzo Luzzo.
Per completare la tua visita a questo importante monumento storico-artistico scendi nella cripta e raggiungi le sacrestie.
Prosegui il tuo percorso visitando la chiesa di San Giacomo eretta nel XV secolo ma che oggi deve il suo aspetto, tipicamente neoclassico, all’intervento ottocentesco di Giuseppe Segusini.
La tua attenzione verrà subito catturata dal portale d’ingresso coronato da una lunetta che rappresenta il più antico dipinto murale esterno della città.
Attraversato l’ingresso, tra le altre opere, potrai osservare l’imponente altare in marmi policromi giunto qui dopo la soppressione del convento di Santa Chiara e, racchiuso al suo interno, il dipinto su tavola con la Madonna con il Bambino, San Giacomo e San Martino attribuito al feltrino Girolamo Lusa. Da non perdere anche la Custodia di Santa Teodora, capolavoro di Andrea Brustolon, realizzato nel 1696 per le monache agostiniane di San Pietro in Vincoli e acquisita dalla chiesa di San Giacomo nel 1807. Prima di uscire soffermati sull’organo in controfacciata e visita la cripta ricavata nel 1947 e dedicata a Santa Rita da Cascia.
Raggiungi poi contrada Turrigia dove potrai visitare la piccola chiesa della Santissima Trinità caratterizzata dal bel ciclo tardogotico affrescato commissionato dalla famiglia trevigiana Dal Corno.
Per la tappa successiva visita la chiesa di Santa Maria degli Angeli. In origine il complesso, la cui costruzione è stata promossa dal Beato Bernardino Tomitano, era composto dalla chiesa e dal convento dedicato alle clarisse. Nel 1806 il monastero venne indemaniato e successivamente adibito a caserma e a metà Ottocento Segusini diede alla chiesa il nuovo assetto neoclassico. Nel 1894 un violento incendio distrusse il chiostro risparmiando solo l’ala adiacente alla chiesa.
All’interno dell’edificio religiosto sono numerosi i tesori d’arte conservati tra cui, solo per citarne alcuni, la pala realizzata dal Bassano raffigurante l’alluvione del Colmeda, l’Ecce Agnus dipinta da Cesare Vecellio, la Madonna con il Bambino in trono di Pietro Marascalchi. Per completare la visita recati nella sacrestia, già Cappella delle Monache, accessibile accompagnati da una guida. Qui ti sorprenderà l’antico altare in legno intagliato e dorato con un impressionante Volto di Cristo Morto e con la pala raffigurante la Madonna degli Angeli di Girolamo Turro.
Dal centro storico di Feltre dirigiti poi verso Anzù dove il Santuario dei Santi Vittore e Corona domina il paesaggio dalle pendici del Monte Miesna. Per raggiungere il grande complesso, formato dal convento, dal chiostro e dal santuario, puoi scegliere di percorrere la scenografica scalinata in 7 rampe realizzata dal Segusini oppure seguire il sentiero panoramico.
Il santuario è uno degli esempi più significativi di architettura medievale dell’alto Veneto e ti affascinerà con la sua atmosfera e con il prezioso patrimonio che custodisce. Tra le tante opere è sicuramente il martyrium il cuore del Santuario con al centro l’arca dei Santi Martiri Vittore e Corona, circondata dal loggiato caratterizzato dagli 8 capitelli e dalle pregiate decorazioni ad affresco.
Dopo la visita al Santuario spostati nella frazione di Celarda dove nella chiesa di San Benedetto, caratterizzata dalla bella volta a crociera decorata ad affresco e dal Sant’Antonio Abate con Santa Caterina d’Alessandria sulla parete di fondo dell’abside che richiama gli affreschi del vicino Santuario di San Vittore.
Da qui dirigiti a Villabruna per visitare la chiesa di San Giorgio che conserva, tra le altre opere, anche uno dei rari dipinti di Lorenzo Luzzo ancora sul territorio raffigurante la Madonna con il Bambino insieme ai santi Giorgio e Vittore.
A Lamon merita una visita la chiesa di San Pietro Apostolo impreziosita dalla pala dell’altare maggiore firmata da Pietro Marascalchi inserita nell’altare ligneo monumentale insieme alla due tele laterali realizzate da Antonio dal Zocco. Ad attirare la tua attenzione anche la Madonna con il Bambino e San Giovannino realizzata da Francesco Frigimelica.
Raggiungi poi la frazione di Servo a Sovramonte dove si trova la chiesa di Santa Maria Assunta. Qui i restauri eseguiti tra il 1968 e il 1971 hanno riportato alla luce preziosi affreschi medievali e rinascimentali di grande qualità. Tra le diverse opere conservate merita una citazione la croce processionale in argento databile tra la fine del XV e l’inizio del XV, splendido esempio di oreficeria liturgica.
Per concludere la tua visita spostati nei comuni di Fonzaso, Arsiè e Quero, parte della provincia di Belluno ma appartenenti da secoli alla Diocesi di Padova.
A Fonzaso visita la chiesetta di Santa Giustina che potrai raggiungere con una breve passeggiata. Al suo interno potrai ammirare un rovinato ma prezioso ciclo pittorico. Ad Arsiè nella chiesa di Santa Maria Assunta è interessante, tra le diverse opere, il gruppo scultoreo tardo Quattrocentesco raffigurante la Madonna con il Bambino. Non conosciamo la provenienza ma sappiamo dalle cronache che da tempo immemore veniva portata in processione nelle occasioni di pericolo per invocare la protezione della santa.