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Tesori d’arte nelle Chiese di Vigo di Cadore

Tesori d’arte nelle Chiese di Vigo di Cadore

Vigo di Cadore è un piccolo comune che ti sorprenderà per il numero di edifici religiosi rispetto alle sue dimensioni e per l’incredibile ricchezza di tesori d’arte che conservano.

Il tuo percorso può partire da centro storico dove sono ben 3 gli edifici sacri: la parrocchiale di San Martino, la chiesa votiva della Difesa e la cappella di S. Orsola.

Quella di San Martino è una chiesa di antica fondazione, testimoniata già nel 1186, ma l’aspetto attuale è riconducibile alla metà del XVI secolo con modifiche apportate nel corso del XVIII secolo. Al suo interno potrai ammirare il bel trittico con S. Martino tra i Santi Candido e Maurizio, le due tele di Cesare Vecellio raffiguranti Santa Caterina d’Alessandria e la Decollazione del Battista, e la crocifissione realizzata da Valentino Panciera Besarel.

Poco distante ti attende un altro scrigno di tesori, la chiesa della Difesa realizzata come ex voto per lo scampato pericolo dagli eventi funesti accaduti dopo la discesa in Cadore delle truppe di Massimiliano I d’Asburgo. La piccola chiesa appare all’esterno come un semplice volume dalla pianta ad aula unica, ma ti sorprenderà all’interno con la sua struttura voltata, con gli affreschi cinquecenteschi che impreziosiscono le pareti, con la pala con S.Rocco e S.Sebastiano realizzata da Cesare Vecellio e i due grandi dipinti con L’Ultima Cena e Le Nozze di Cana realizzati da Tommaso Da Rin.

Spostati ora nella Cappella di Sant’Orsola, la “piccola cappella degli Scrovegni” del Cadore, dalle pareti completamente affrescate. Questa preziosa testimonianza artistica e architettonica ha origini antiche. Risale infatti al 1344, voluta dal Ainardo figlio di Odorico da Vigo come cappella funeraria.


La chiesa è a pianta rettangolare ad aula unica senza abside e già sulla facciata esterna presenta alcuni affreschi. È però entrando nel piccolo edificio religioso che si svelerà in tutta la sua bellezza con il ciclo pittorico affrescato dedicato alla vicenda di S.Orsola, il prezioso altare ligneo policromo cinquecentesco realizzato da Michele Parth, tipico esemplare di flügelaltar, e la tela raffigurante San Lazzaro attribuita a Domenico Tintoretto.

Spostandoti dal centro storico, raggiungi l’abitato di Laggio per visitare la chiesa di Sant’Antonio Abate con il bell’altare del Rosario realizzato dai fratelli Chiantre.

Per concludere il percorso spingiti fino alla località di Salagona per visitare la chiesa di Santa Margherita. Il piccolo edificio, circondato da prati e boschi, è il più antico di tutta la provincia e conserva al suo interno un prezioso ciclo di affreschi, di ispirazione bizantina, dedicato a Santa Margherita. Sulle pareti potrai distinguere due fasce, quella inferiore con motivi decorativi e quella superiore con le scene descrittive.

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