Inizia il tuo percorso alla scoperta delle chiese di Ponte nelle Alpi partendo dalla parrocchiale arcipretale di Santa Maria del Rosario a Cadola. Nell’edificio, totalmente rinnovato da Segusini a partire dal 1863, incontrerai preziose testimonianze artistiche tra cui la pala dell’altare maggiore dipinta da Cesare Vecellio nel 1581 e la statua con la Madonna del Rosario reggente il Bimbo scolpita dallo zoldano Valentino Panciera Besarel.
Prosegui poi verso la chiesa di Santa Caterina a Ponte nelle Alpi. Questo antico edificio, risalente probabilmente agli inizi del Trecento e oggetto poi di diversi interventi e restauri, conserva al suo interno, tra le diverse opere, anche un ciclo di affreschi trecentesco con scene cristologiche e immagini di alcuni santi.
Lasciato il piccolo edificio che guarda dall’alto il Piave, spingiti fino alla novecentesca parrocchiale di Santa Maria Nascente a Polpet che all’interno raccoglie numerosi manufatti storico-artistici provenienti dalle chiese soppresse della parrocchia. Visitando la sua cripta sarà quasi come entrare in un piccolo museo di arte sacra. Tra le opere più interessanti la statua policroma di Sant’Andrea, tra le più antiche testimonianze di scultura lignea della provincia, il dossale d’altare seicentesco opera di Jacopo Costantini e la pala con la Sacra Famiglia di Agostino Ridolfi.
Per concludere il percorso raggiungi con una camminata di circa 45 minuti la chiesa di Sant’Andrea in Monte a Polpet. Prima di imboccare il sentiero che risale le pendici del monte Frusseda per arrivare al piccolo tempio montano, fai però una tappa alla chiesa della Madonna di Vedoja. Qui cattureranno la tua attenzione il bell’altare ligneo e le due tele con scene bibliche tratte dal Vecchio Testamento dipinte da Agostino Ridolfi.