L’ottocentesca Villa De Manzoni ai Patt, o Villa Patt, è opera dell’architetto Giuseppe Jappelli noto per aver progettato il celebre Caffè Pedrocchi di Padova.
A commissionare questa villa bellunese è Giovanni Antonio de Manzoni, discendente di una famiglia lombarda arricchitasi con la gestione delle miniere agordine.
Dall’esterno noterai subito il corpo principale della villa dalle tipiche forme neoclassiche, affiancato dall’ala rustica in stile neogotico, frutto del successivo intervento di Giuseppe Segusini. Lo riconoscerai per i motivi a disegni geometrici che ne decorano la facciata.
Proseguendo la tua visita all’interno, ammira i due grandi affreschi nelle sale al piano terra del corpo centrale: “La lotta delle Spartane”, realizzato da Giovanni De Min, ed “Esopo” dipinto da Pietro Paoletti.
Sono invece vedute egizie e costellazioni delle zodiaco, riprese probabilmente da un disegno dello scienziato ed esploratore bellunese Girolamo Segato, i soggetti degli affreschi che decorano l’interno della torretta.
Completa la tua visita con il Museo del 7° Reggimento Alpini, ospitato all’interno della villa.
Curiosità
- Nei primi anni del Novecento la villa fu trasformata in complesso alberghiero dalla Società dei Grandi Alberghi di Venezia. Durante la Prima Guerra Mondiale venne devastata e saccheggiata e negli anni Sessanta la Villa divenne sede di una colonia veneziana dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia.
- Gli affreschi di De Min e Paoletti hanno un intento moraleggiante: Esopo condanna con le sue favole l’ubriachezza e l’incontinenza; Licurgo premia la gioventù per il valore agonistico.