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Dino Buzzati e le sue montagne

Dino Buzzati e le sue montagne

“Esistono da noi valli che non ho mai visto da nessun’altra parte”. Se cerchi la montagna autentica, amerai Dino Buzzati. Se vuoi scoprire il lato intimo, nascosto delle Dolomiti Bellunesi, troverai nelle sue pagine quell’anima che cerchi. 

Dino Buzzati è stato un grande scrittore e giornalista, ma anche pittore, poeta e appassionato alpinista. Qui, a San Pellegrino di Belluno, nasce nel 1906; qui ha trascorso gran parte della sua vita. Con le “sue” montagne ha sempre avuto un legame intenso, fonte di ispirazione continua, tanto da venir considerato uno dei più grandi interpreti narrativi della Montagna.

Panorama Dolomiti Bellunesi   Campanella Nicola
Tre Cime di Lavaredo - Inverno | © Nicola Bombassei

“attraverso il prato che c’è davanti alla casa e quando sono arrivato in fondo, mi volto. Allora vedo la Schiara, la montagna della mia vita”.

Quelle stesse cime che guardava da piccolo e che scalava o contemplava da adulto, si sono trasformate nell’essenza della sua arte. Le sue descrizioni delle Dolomiti, esplicite o evocate, sono diventate pagine immortali nella letteratura italiana e non solo: le sue opere sono state tradotte in 34 lingue.

Una montagna senza tempo, “spettacolare, maestosa, minacciosa” che diventa altro: luogo di sfida e conquista, metafora della vita umana. Sensazioni universali che provano tutti gli alpinisti al cospetto di spettacoli mozzafiato guadagnati in solitudine tra silenzio e fatica, quel senso di immensamente grande e immensamente piccolo insieme che solamente in vetta puoi vivere in pieno. Buzzati ha saputo trasformare quelle emozioni in parole, una narrazione asciutta e sincera che nulla concede al superfluo.

Le località geografiche sono parte integrante del suo mondo interiore, e diventano fantastiche e misteriose, come realistico-magico era lo stile di Buzzati. (Dove Viaggi, 2022).

Puoi partire dalla narrativa e venire poi a cercare i luoghi, oppure seguire il percorso inverso, dalle mete già visitate arrivare ai libri e a una conoscenza più profonda.
Cercando le Dolomiti Bellunesi nei suoi libri, puoi trovare descrizioni uniche, asciutte e oniriche. Immaginare lo spazio in quel tempo dilatato che solo in montagna continua ad esistere. Tra i consigli: Bàrnabo delle montagne, del 1933, Il segreto del Bosco Vecchio, 1935, e il suo capolavoro, Il deserto dei Tartari, del 1940. 

Claudio Pra LUNA APPOGGIATA A PUNTA CIVETTA Monte Civetta
Ivan Cagnati LO SPECCHIO DEL PELMO Lago Delle Baste | © ivan cagnati

Cercando, invece, Dino Buzzati tra queste valli, puoi costruirti un personale itinerario tra montagne, fiabe e cultura. Dalla casa natale, appena fuori da Belluno sotto l’ombra imponente della Schiara, al Sentiero Buzzati, otto chilometri da Giaon di Limana a Valmorel, luogo di leggende e tracce di devozione che ha ispirato il libro “I miracoli di Val Morel”; dal Monte Civetta descritto come "la più grandiosa muraglia delle Dolomiti", a Feltre e le Valbelluna, centro di molti eventi culturali a lui dedicati; dalla Riserva Naturale Orientata di Somadida, sulle orme del libro e del film "Il segreto del bosco vecchio", alla Croda Da LagoExternal link, luogo dell’ultima scalata.

Leggere Buzzati prima o dopo aver visto le Dolomiti Bellunesi, per scoprirle e comprenderle nel profondo. Un territorio spettacolare come pochi altri al mondo ma, fortunatamente, ancora autentico, fuori dagli itinerari più noti e inflazionati.
Come scriveva lo stesso autore nel libro la mia Belluno:

“se io dico che la mia terra è uno dei posti più belli non già dell’Italia ma dell’intero globo terracqueo, tutti cascano dalle nuvole e mi fissano con divertita curiosità. La mia patria, infatti, si chiama Belluno e benché sia capoluogo di provincia, vado constatando da decenni che quasi nessuno tranne i bellunesi, sappia dove sia.”

  • L'Associazione Internazionale Dino Buzzati, e il suo Centro Studi, promuovono lo studio e la diffusione dell'opera di Dino Buzzati. Ne fanno parte soci sparsi nei cinque continenti e un gruppo nazionale in Francia. 
  • Valli mai viste... un'altra Venezia: quello strano paesaggio che Buzzati ha nell'anima. È l’evocativo titolo della mostra fotografica realizzata in occasione dei 110 anni dalla nascita, nel 2016. Rappresentazione visuale della geografia nascosta di Buzzati, è stata una dimostrazione ulteriore del legame con i suoi luoghi, chiave narrativa indispensabile per comprenderne le opere.
  • Non tutti conoscono il Buzzati artista completo: il continuo rimando tra parole e immagini è il suo tratto distintivo “Sono un pittore il quale, per hobby, durante un periodo purtroppo alquanto prolungato, ha fatto anche lo scrittore e il giornalista. Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o che scriva, io perseguo il medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie”. 

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