Costruita per ospitare i Giochi Olimpici Invernali del 1956, questa pista ha visto sfrecciare alcuni dei più grandi campioni di bob e slittino, diventando un simbolo delle Olimpiadi e della passione per la velocità su ghiaccio.
La pista Eugenio Monti, situata a Cortina d'Ampezzo, è una delle icone storiche degli sport invernali, sinonimo di eccellenza e tradizione.
Gli albori: Cortina 1956
Nel 1956, Cortina d'Ampezzo ospitò i suoi primi Giochi Olimpici Invernali, durante i quali la pista Eugenio Monti divenne teatro delle competizioni di bob a due e a quattro. All'epoca, era considerata un'opera ingegneristica all'avanguardia, interamente costruita in ghiaccio naturale, come voleva la tradizione. Prende il nome da Eugenio Monti, leggenda italiana del bob, che vinse sei medaglie olimpiche e si distinse per il suo spirito sportivo, tanto da essere insignito del primo Premio Pierre de Coubertin per il fair play. La pista, con i suoi tornanti mozzafiato e discese vertiginose, divenne presto il palcoscenico di memorabili gare che hanno scritto la storia dello sport. La vittoria di Eugenio Monti a Innsbruck nel 1964, sebbene non avvenuta sulla pista di casa, consolidò il suo legame con questa struttura, che da allora porta il suo nome.
La rinascita e l'evoluzione
Dopo i fasti del passato, la pista ha continuato ad ospitare gare internazionali fino agli anni '90, quando il cambiamento delle norme e il passaggio a strutture in ghiaccio artificiale hanno reso necessaria una riprogettazione. Negli ultimi anni, si è acceso il dibattito sulla necessità di rinnovare la pista per renderla adatta ai Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026, rispettando al contempo gli standard moderni di sicurezza e sostenibilità ambientale.
Oggi, sono in corso i lavori per il Cortina Sliding Centre, che sorgerà sullo storico tracciato della pista Eugenio Monti, garantendo una struttura moderna e rispettosa dell'ambiente, ma che manterrà vivo il legame con il passato glorioso. La nuova pista ospiterà le competizioni di bob, skeleton e slittino, riportando Cortina al centro del panorama internazionale degli sport su ghiaccio.