Piccolo gioiello in stile gotico montano, di fondazione duecentesca, riedificata a partire dal 1421 e riconsacrata nel 1438. Il vecchio campanile (1454 – 1456) dalla caratteristica copertura “a bulbo” viene risistemato nel 1765. La chiesa si trova in posizione dominante la valle in un contesto paesaggistico di alta suggestione per la particolare bellezza naturalistica. Da qui passava l’antica mulattiera che conduceva a utilizzata anche per il trasporto del minerale di ferro estratto dalle confinanti miniere del Fursil e del legname che fluitava poi verso Venezia e a Forcella Forada, passaggio necessario per il collegamento con il Cadore. Questa strada è stata percorsa anche dal pioniere dell’alpinismo Paul Grohmann nel settembre 1863, accompagnato dai fratelli Zuliani di Selva, quando realizzò una nuova via di salita al Pelmo. Tutto ciò è ricordato nella targa sotto la scultura bronzea posta sul
masso accanto alla chiesa.
Sulla facciata principale della chiesa
domina l’affresco gigantesco di San Cristoforo (XV sec.) visibile anche da lontano e sulla parte alta è affrescata l’immagine di Santa Fosca (sec. XVII).
L’interno è caratterizzato dall’armoniosa linearità gotica e il visitatore sarà attratto dallo splendido tabernacolo che troneggia nell’altare maggiore, attribuito ad Andrea Brustolon, il più importante artista barocco bellunese.
masso accanto alla chiesa.
Sulla facciata principale della chiesa
domina l’affresco gigantesco di San Cristoforo (XV sec.) visibile anche da lontano e sulla parte alta è affrescata l’immagine di Santa Fosca (sec. XVII).
L’interno è caratterizzato dall’armoniosa linearità gotica e il visitatore sarà attratto dallo splendido tabernacolo che troneggia nell’altare maggiore, attribuito ad Andrea Brustolon, il più importante artista barocco bellunese.