Lasciata la stazione di Faè-Fortogna si imbocca la strada asfaltata che sale alla conca di Cajada, con belle viste sulla valle del Piave e sull’imponente fronte della frana che, durante l’ultima glaciazione (25-30.000 anni fa) si staccò dalle Cime di Caiada colmando e ostruendo completamente la testata della Val Desedan. Sulla grande conca formata dalla frana si sviluppò un’imponente foresta, sfruttata per secoli dalla Serenissima Repubblica di Venezia, che da qui ricavava i grandi tronchi necessari per realizzare gli alberi maestri delle sue navi.
Arrivati sulla conca la strada si fa meno ripida, attraversa il bosco passando davanti alla casera “Villa Scotti”, nei cui pressi si può ammirare la “regina di Cajada”: un maestoso abete bianco monumentale, alto 35 metri e con un’età stimata di 200 anni.
La strada prosegue quindi fino a malga Palughet, da qui si prosegue passando davanti alla casera e raggiungendo uno spettacolare affaccio sul fronte della frana. Dal belvedere la strada prosegue e si ricongiunge al percorso utilizzato all’andata, lungo il quale si scende fino a Faè.
INFORMAZIONI UTILI:
- Partenza: Faè (443 m)
- Arrivo: Malga Palughet (1257 m)
- Difficoltà: MC/MC
- Dislivello: 814 m
- Quota minima: 443 m
- Quota massima: 1257 m
- Tipologia itinerario: Itinerari in bicicletta
Ci si trova in un ambiente naturale che esige rispetto:
- Divieto di raccolta di fiori
- Divieto di balneazione
- No agli schiamazzi
- Divieto di accensione fuochi
- Non lasciare in giro rifiuti, ma gettali negli apositi spazi (anche i mozziconi di sigarette, i fazzolettini, le mascherine e il rifiuto umido)
- I minori devono essere accompagnati
- I cani devono essere tenuti al guinzaglio e le loro deiezioni raccolte
- Non uscire dal sentiero
- Non disturbare la fauna locale
Si suggerisce di informarsi tramite il sito dell'ARPAV su eventuali perturbazioni prima di intraprendere il percorso.