La scuola elementare Aristide Gabelli nasce su progetto dei fratelli ingegneri Agostino e Guglielmo Zadra, in linea con le indicazioni pedagogiche della nota educatrice bellunese Pierina Boranga.
Costruita tra il 1932 e il 1934 sul terreno su cui sorgeva la prima stazione ferroviaria di Belluno, l'edificio venne dotato di un ampia zona per i giochi e di un giardino di più di settemila mq, con una parte coltivata ad orto, più simile in realtà a un orto botanico, con la messa a dimora di diverse essenze arboree perenni.
Alla scuola si riconosce un valore urbanistico, perché fu il risultato degli interventi realizzati tra le due guerre volti a risolvere la questione degli istituti scolastici del capoluogo, che interessarono, a mezzo di progetti e specifici piani regolatori, la cosiddetta zona della Favola, area ai limiti del centro storico cittadino; il complesso ha anche un notevole valore storico-architettonico, essendo un unicum nell'Italia dell'epoca; i suoi progettisti riuscirono a vincere le resistenze delle istituzioni e dei bellunesi del tempo, che lo ritenevano stilisticamente insignificante.
Infine ha un notevole valore pedagogico: la scuola sotto la guida della Professoressa Boranga fu luogo di sperimentazione e di innovazione educativa, secondo il suo pensiero: "Tempio la natura - scopo il vero - metodo l'esperienza personale del ragazzo".
A causa di una prolungata chiusura dovuta a crolli e infiltrazioni che rendevano l'edificio inagibile, la scuola versava in stato di pesante degrado; questo ha spinto gli ex allievi a promuovere una raccolta voti al censimento 2014, cosa che ha portato a un intervento diretto grazie a I Luoghi del Cuore.