La chiesa come si vede attualmente è una rivisitazione settecentesca del precedente edificio ormai fatiscente come si evince dall'iscrizione presente sopra il protale e datata 1785. Non si conosce il nome dell'architetto anche se varie ipotesi portano a credere che ci sia la mano di Antonio De Boni che ha progettato le chiese di Cesiomaggiore e di Santa Giustina.
All'interno la fonte battesimale è testimonianza delle chiesa pievana precedente, costruita in pietra di Castellavazzo opera di Lorenzo Brisighella del 1585.
L'interno è ad unica navata.