In occasione del cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Dino Buzzati la scrittrice e storica locale, Lina De Biasio, ha presentato sul numero 1/2022 del bollettino parrocchiale di Alleghe una selezione degli scritti dell'autore.
Tra questi vi sono una serie di appellativi rivolti dallo scrittore alla parete del Civetta descritta con rispetto e circospezione dove Dino Buzzati traspare come una persona che la montagna la conosce, la capisce e la rispetta profondamente.
Viene descritta come "la più grandiosa muraglia delle Dolomiti", che può assomigliare ad un organi immenso; "la più bella delle Alpi che non trova confronti con nessuna"; "Muraglia spaventosa con architetture da far tenere il fiato a chi le contempla dai ghiaioni della base";
In una particolare pittura di Buzzati che è riprodotta sulla copertina dei suoi "sessanta racconti" il Duomo di Milano viene rappresentato nelle sue guglie alla stregua di una montagna dolomitica, tanto che per alcuni il dipinto potrebbe raffigurante il Duomo potrebbe proprio rappresentare un tipico massiccio caretteristico dei monti pallidi. A voi la scelta di quale.