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Escursione al rifugio Antelao

Cadore Tre Cime Comelico

Cadore Tre Cime Comelico
rifugio
Escursione al rifugio Antelao, Località Sella Pradònego - 32044 Pieve Di Cadore (BL) IT (0039) 043575333 liviozanardo2410@gmail.com www.rifugio-antelao.it

Situato a 1796 metri, in località Sella di Pradonego, nel comune di Pieve di Cadore (Belluno), l’edificio,  dopo recenti lavori di ristrutturazione e ampliamento, costituisce una meraviglioso punto di passaggio tra il Cadore, sul quale si affaccia come un balcone naturale, e la Val Boite , lungo un percorso che cinge ad est la montagna (3263 mt) da cui prende il nome.

Di proprietá del CAI di Treviso, il Rifugio Antelao fu voluto e costruito nel 1948 dalla scrittrice e alpinista Alma Bevilacqua (più conosciuta con lo pseudonimo di Giovanna Zangrandi) per valorizzare una zona dolomitica poco nota, da lei apprezzata ed amata durante la lotta partigiana.

 

IN ESTATE 

Da Pozzale di Cadore, località Col:
appena sopra il centro abitato, al bivio in località Col, si può scegliere tra due itinerari. 
A sinistra la Strada di Tranego, lunga strada militare sterrata, comoda da percorrere grazie alla pendenza dolce e costante, esposta a sud, che offre uno splendido panorama sul Centro Cadore, sale fino a quota 1.849m, sotto la cima del monte Tranego, per poi ridiscendere fino a forcella Antracisa, a quota 1.693m.
A destra il sent. 250 detto “delle Ville” è una stretta strada sterrata /asfaltata percorribile anche in macchina, facendo attenzione, che giunge fino all’ex Rifugio Prapiccolo e poi diventa sentiero che sale nel bosco fino a forcella Antracisa, da dove si gode il panorama su Calalzo, Rizzios e le Marmarole. Da forcella Antracisa si segue l'unico tracciato che in una ventina di minuti porta al Rifugio.

Da Pozzale di Cadore, piazza Regina Margherita:
il sent 253 detto “delle Grave” sfrutta per il primo tratto le ex piste di sci da discesa di Pozzale, per poi inoltrarsi nel bosco e salire a forcella Antracisa. Dei tre percorsi che partono da Pozzale è il più faticoso, ma il più veloce.

Da Nebbiù, Tai di Cadore:
il sent. 254 parte sopra l’abitato, in corrispondenza dell’antica Chiesa di San Bartolomeo e del Vecchio Cimitero di origine duecentesca, con torre campanaria affrescata. Da qui si sale lungo il Rio Marilongo, si supera il passo roccioso conosciuto come "Salto del Mus" e si continua nel bosco. Ad un successivo bivio si abbandona la mulattiera per seguire a sinistra un sentiero (sempre segn. 254) che, in forte pendenza, superati i ruderi dei Fienili Pezuó, raggiunge la radura di forcella Antracisa. Questo è in assoluto il percorso più faticoso.

Da Valle di Cadore:
sopra l’abitato parte la strada asfaltata/sterrata che arriva al Rifugio Costapiana (quota 1.570m). Da qui si prende il sent. 251 fino all' incrocio da dove si può decidere se scendere verso forcella Antracisa o salire alla Chiesa di San Dionisio (quota 1.946m). Anche dalla chiesetta si può raggiungere il rifugio in circa 40 minuti.

Da Calalzo di Cadore:
da Calalzo si risale il rio Molinà fino alla località Praciadelan, dove si prende il sentiero 258, che permette di salire ai Piani dell’Antelao (1.650 m). Proseguendo si incrocia il sent. 250 che arriva dal Rifugio Galassi e per forcella Piria si arriva al Rifugio.



IN INVERNO 

Il percorso più seguito è la strada che sale a Tranego, scende a forcella Antracisa e arriva al Rifugio. Neve e condizioni climatiche permettendo, valutando con attenzione il pericolo valanghe, si può salire a piedi, con le ciaspe o con gli sci alpinismo. 
La strada in discesa diventa anche una divertente pista per slittino. 

Attenzione: si tratta di una pista non omologata, sprovvista di protezioni e percorsa da sciatori e pedoni, per cui bisogna scendere con cautela.

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