Pedalata dopo pedalata conquisterai i 2239 metri di questo passo che è entrato nella storia del Giro d’Italia ed è tappa quasi obbligata per corridori e appassionati. Sulla cima ad attenderti, oltre al grandioso panorama, il monumento a Fausto Coppi che su questa salita è passato in testa ben 5 volte.
Sono 33 gli impegnativi tornanti che ti attenderanno e che hanno visto i più grandi campioni del ciclismo sfidarsi nelle varie edizioni del Giro d’Italia regalandoci uno spettacolo fatto di sport, competizione e scenari meravigliosi. Memorabile nel 1947 la fuga di Coppi sul Pordoi che gli varrà ben 8’ di vantaggio su Bartali.
Simbolo del ciclismo, con la sua vista unica sulle Dolomiti e sulla valle sottostante, la salita al Pordoi è una delle strade panoramiche più belle al mondo che non può mancare tra le mete degli appassionati della bicicletta.
Curiosità e consigli
- Nel 1940 il Pordoi mette in crisi Coppi che scende dalla bici per i dolori. È l’amico e rivale Bartali a convincerlo a ripartire: gli parla, gli getta della neve addosso e lo sprona a riprendere la gara
- La salita che parte da Arabba misura 9,4 chilometri di distanza per un dislivello di 637 metri
- Con i suoi 2239 metri il Passo Pordoi è stato più volte la cima Coppi, ovvero il punto più alto della corsa rosa