Posta sulla destra orografica del torrente Mis, la Val Falcina è chiusa a sud-ovest dalle pareti dolomitiche del Pizzocco e sbocca nel lago artificiale del Mis.
Un facile sentiero ad anello consente anche ad escursionisti non esperti di immergersi in ambienti dal fascino selvaggio e dall’indubbio interesse naturalistico. I pannelli collocati ai margini del tracciato contengono informazioni geologiche, botaniche e faunistiche che rendono la passeggiata un’occasione di approfondimento.
La Val Falcina è una incisione fluvio-torrentizia dal tipico profilo a “V”, profondamente intagliata nella Dolomia Principale e il suo sviluppo geomorfologico risente fortemente della presenza di una importante linea di faglia. Per le sue peculiarità floristiche e vegetazionali, l’itinerario può considerarsi rappresentativo del paesaggio vegetale di media quota del settore orientale del Parco.
La zona è importante per la presenza di entità floristiche a diffusione orientale (Pino nero, Ambretta di Ressmann, Campanula della Carnia, Euforbia di Kerner, ecc.). Con un po’ di attenzione, è possibile udire o vedere numerosissimi uccelli passeriformi e altre interessanti specie come l’aquila reale e il picchio nero. La presenza del lago permette di osservare anfibi, la natrice dal collare e, fra gli uccelli, il germano reale (che sverna nel lago) e la ballerina gialla.
INFORMAZIONI UTILI:
- Partenza e Arrivo: Pian della Falcina (748 m)
- Tempo di percorrenza: 2 h
- Difficoltà: T – Turistico
- Lunghezza: 4 km
- Quota minima: 420 m
- Quota massima: 660 m
- Tipologia itinerario: Sentieri natura
Ci si trova in un ambiente naturale che esige rispetto:
- Divieto di raccolta di fiori
- Divieto di balneazione
- No agli schiamazzi
- Divieto di accensione fuochi
- Non lasciare in giro rifiuti, ma gettali negli apositi spazi (anche i mozziconi di sigarette, i fazzolettini, le mascherine e il rifiuto umido)
- I minori devono essere accompagnati
- I cani devono essere tenuti al guinzaglio e le loro deiezioni raccolte
- Non uscire dal sentiero
- Non disturbare la fauna locale
Si suggerisce di informarsi tramite il sito dell'ARPAV su eventuali perturbazioni prima di intraprendere il percorso.